Ferrari poco esposta in Russia, non teme impatto della guerra su catene di fornitura
Se da una parte il settore automobilistico ha iniziato il 2022 con un forte calo delle immatricolazioni, il sotto-comparto del lusso non teme crisi.
Dopo i dati negativi di gennaio, che avevano registrato un calo del -19,7% rispetto al 2021, anche quelli di febbraio hanno confermato per l’ottavo mese consecutivo una tendenza negativa.
In Italia, a Febbraio 2022 sono state vendute soltanto 110.869 contro le 143.161 dello stesso mese dello scorso anno, confermando la crisi del settore. Crisi che non preoccupa Ferrari che non vede alcun impatto della guerra in Ucraina sulla sua catena di fornitura.
Secondo quando riporta Reuters, la Russia rappresenta un mercato molto piccolo per Maranello e il portavoce dell’azienda aggiunge che “Non abbiamo fornitori diretti in Russia e al momento non prevediamo impatti sulla nostra catena di approvvigionamento”.
Breaking news
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui hanno visto un incremento significativo nella settimana del 6 dicembre, con un aumento del 5,4% nel volume delle domande di mutuo ipotecario. Le richieste di rifinanziamento sono aumentate del 27,2%, mentre quelle per nuove domande sono in calo. I tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,67%.
Volkswagen sta considerando di spostare la produzione della Golf da Wolfsburg al Messico, secondo fonti aziendali. La decisione finale non è ancora stata presa, ma il trasferimento potrebbe avvenire presso l’impianto di Puebla, noto per la produzione del Maggiolino. L’azienda non ha commentato ufficialmente.
Nell’estate 2025, easyJet offrirà 250 rotte da 20 aeroporti italiani, con oltre 14 milioni di posti disponibili. L’Italia diventerà il secondo mercato più grande per la compagnia dopo il Regno Unito, con nuove rotte e un significativo aumento dell’offerta tra Italia e Germania.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in modo contrastato, riflettendo l’incertezza tra le attese per le misure di rilancio economico dalla Cina e l’inflazione statunitense. L’Hang Seng ha registrato un calo, mentre Shanghai ha chiuso in rialzo.