Ferrari poco esposta in Russia, non teme impatto della guerra su catene di fornitura
Se da una parte il settore automobilistico ha iniziato il 2022 con un forte calo delle immatricolazioni, il sotto-comparto del lusso non teme crisi.
Dopo i dati negativi di gennaio, che avevano registrato un calo del -19,7% rispetto al 2021, anche quelli di febbraio hanno confermato per l’ottavo mese consecutivo una tendenza negativa.
In Italia, a Febbraio 2022 sono state vendute soltanto 110.869 contro le 143.161 dello stesso mese dello scorso anno, confermando la crisi del settore. Crisi che non preoccupa Ferrari che non vede alcun impatto della guerra in Ucraina sulla sua catena di fornitura.
Secondo quando riporta Reuters, la Russia rappresenta un mercato molto piccolo per Maranello e il portavoce dell’azienda aggiunge che “Non abbiamo fornitori diretti in Russia e al momento non prevediamo impatti sulla nostra catena di approvvigionamento”.
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La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.