Ferrari ripiega in Borsa: c’è delusione per la trimestrale
Ferrari cede terreno alla Borsa di Milano dopo aver pubblicato i conti del secondo trimestre che hanno mostrato un Ebitda e un fatturato inferiori alle stime. I ricavi sono stati pari a 920 milioni di euro, mentre le attese erano per un risultato di 921 milioni.
La casa di Maranello ha confermato le linee guida per l’intero esercizio fiscale. Dopo che Ferrari ha reso nota la trimestrale le azioni hanno esteso le perdite iniziali. Ieri invece i titoli, che la avevano chiuso in rialzo anche la seduta di lunedì dopo la doppietta di Ferrari al Gran Premio di Ungheria, hanno guadagnato il 4% sulle indiscrezioni di Bloomberg secondo cui è in programma la produzione di una vettura sportiva SUV (“Utility Vehicle”).
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.