15:28 mercoledì 17 Febbraio 2016

Ferrari romba a Piazza Affari: nel capitale ci sarebbe Soros

La notizia dell’ingresso di George Soros nel capitale di Ferrari ha attirato l’attenzione di Piazza Affari sul titolo, che al momento è in rialzo del 4,87% a 32,73 euro per azione (il Ftse mib, nel frattempo, cresce del 2,4%). Il Soros Fund management avrebbe acquistato una quota del Cavallino pari allo 0,45%, con 850mila azioni sin dalla fase dell’Ipo a New York dello scorso ottobre.
Il titolo, dal momento della quotazione ha perso circa il 30% del valore, anche se l’outlook degli analisti di Mediobanca su Ferrari resta positivo, con un target price a 50 euro.

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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed

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Apertura stabile a Wall Street in attesa dell’indice Pce

Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.

27/11 · 14:55
USA, richieste mutui in risalita: +6,3% in una settimana

Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.

27/11 · 13:35
Stellantis chiuderà la fabbrica di Luton nel 2025

Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.

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