Ferrari sforna risultati record, ma guidance 2022 non convince appieno
Robusto finale d’anno per Ferrari che riporta nel quarto trimestre 2021 numeri oltre le attese, se si esclude il dato sui ricavi. Il gruppo del Cavallino Rampante ha riportato un Ebitda adjusted pari a 398 milioni, in rialzo del 7% rispetto al 4° trimestre 2020 e superando i 385,2 milioni del consensus Bloomberg. L’ebit adj si attesta a 265 milioni (stima 249,9 milioni) e l’utile netto adj di 214 milioni, in calo del 18% rispetto all’analogo trimestre 2020 ma ben sopra i 193,6 milioni indicati dagli analisti.
I ricavi invece si sono attestati a 1,17 miliardi di euro (+10%), mentre consensus era 1,18 miliardi. Le consegne di vetture sono state 2.949, sopra i 2.800 previsti dagli analisti.
Considerando l‘intero 2021, Ferrari ha riportato ricavi netti per 4.271 milioni, in crescita del 23% (+26% a cambi costanti). Le consegne hanno raggiunto quota 11.155, in rialzo del 22% rispetto al 2020 grazie in particolare ai risultati in Asia e ai modelli a 8 cilindri.
L’ebitda 2021 si è attestato a 1.531 milioni, in crescita del 34% rispetto all’anno precedente e con un margine dell’ebitda del 35,9%. Nel 2021 l’ebit è stato pari a 1.075 milioni, con un aumento del 50,2% rispetto all’anno precedente e un margine dell’EBIT del 25,2%. L’indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2021 è stato pari a 297 milioni, rispetto a 543 milioni al 31 dicembre 2020.
“I risultati finanziari record del 2021 dimostrano ancora una volta la forza del nostro modello di business. Abbiamo gestito attentamente una raccolta ordini impressionante, in linea con la nostra strategia volta a perseguire una crescita controllata e a preservare l’esclusività del marchio – ha commentato l’Amministratore Delegato, Benedetto Vigna – “Abbiamo registrato una crescita a doppia cifra superiore alla nostra guidance su tutti i principali indicatori finanziari e un margine dell’ebitda ancora più eccezionale che ha toccato il livello record del 35,9%. In questa fase di forte slancio guardiamo con entusiasmo alle prossime opportunità e al nostro Capital Markets Day del 16 giugno a Maranello, dove illustreremo i nostri piani per il futuro”. L’appuntamento di giugno è molto atteso per capire la nuova di elettrificazione su cui ci concentrerà l’azione del nuovo ad Vigna e delle new entry a livello dirigenziale (tra due due manager ex STM).
Guidance 2022 non convince appieno, titolo nervoso dopo i conti
La guidance 2022 annunciata oggi vede l’ebitda adjusted attestarsi nel range 1,65-1,7 mld, poco sotto gli 1,71 mld delle stime di consensus Bloomberg. L’ebit adj è invece visto a 1,1-1,15 mld (consensus era 1,17 mld). L’EPS adj è stimato tra 4,55 e 4,75 euro, sotto i 4,84 euro indicato dagli analisti. I ricavi 2022 sono indicati dal gruppo di Maranello a circa 4,8 miliardi, in questo caso oltre i 4,69 mld del consensus. Infine il free cash flow industriale è indicato pari o inferiore a 600 milioni.
A Piazza Affari il titolo Ferrari ha inizialmente reagito male a conti e guidance con cali fino a -3,3% circa per poi tornare in positivo (al momento viaggia a +0,34% in area 207,80 euro).
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.