Finale negativo a Piazza Affari (-0,5%), banche sotto pressione
Giornata sottotono per le borse europee, compresa Piazza Affari. Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in calo dello 0,5% a 27.107 punti. Denaro su Telecom Italia (+1,6%), Tenaris (+1,5%) e Amplifon (+1,2%), vendite in particolare sui bancari Bper (-6,8%), Banco Bpm (-5,3%) e Mps (-4,9%).
Andamento incerto, nel frattempo, a Wall Street con il Nasdaq sostenuto dai conti sopra le attese di Alphabet e Microsoft, che non risente dello stop all’acquisizione di Activision Blizzard da parte dell’Antitrust UK. A mercati chiusi verranno pubblicati i risultati di Meta.
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il comparto bancario, con First Republic ancora in sofferenza dopo l’annuncio del crollo dei depositi nel primo trimestre, mentre PacWest ha fornito segnali di ripresa
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund torna in area 186 bp, con il decennale italiano al 4,25%. L’euro/dollaro resta sopra quota 1,10 mentre il petrolio (Brent) rimane in area 80,5 dollari al barile, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Eia.
Breaking news
Seduta perlopiù positiva per le borse europee nel giorno dell’inflazione Usa. A Piazza Affari, Ftse Mib in rialzo aspettando la Bce
La Commissione europea ha approvato l’acquisizione esclusiva di Pavilion da parte di Shell, concentrandosi sul commercio di gas naturale liquefatto in Asia ed Europa. La decisione non solleva preoccupazioni di concorrenza, grazie alla limitata posizione di mercato delle due aziende combinate.
Wall Street registra un’apertura positiva grazie ai dati sull’inflazione che risultano in linea con le attese. A novembre, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente, segnando il rialzo maggiore in sette mesi. Nonostante i dati, la Federal Reserve appare intenzionata a operare un taglio dei tassi d’interesse.
A novembre, l’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le previsioni. Il tasso annuo è salito al 2,7%, mentre il dato ‘core’ ha mantenuto una crescita del 3,3%. I prezzi energetici e alimentari hanno mostrato variazioni minime, confermando la stabilità delle previsioni economiche.