Finale negativo a Piazza Affari (-0,5%), banche sotto pressione
Giornata sottotono per le borse europee, compresa Piazza Affari. Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in calo dello 0,5% a 27.107 punti. Denaro su Telecom Italia (+1,6%), Tenaris (+1,5%) e Amplifon (+1,2%), vendite in particolare sui bancari Bper (-6,8%), Banco Bpm (-5,3%) e Mps (-4,9%).
Andamento incerto, nel frattempo, a Wall Street con il Nasdaq sostenuto dai conti sopra le attese di Alphabet e Microsoft, che non risente dello stop all’acquisizione di Activision Blizzard da parte dell’Antitrust UK. A mercati chiusi verranno pubblicati i risultati di Meta.
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il comparto bancario, con First Republic ancora in sofferenza dopo l’annuncio del crollo dei depositi nel primo trimestre, mentre PacWest ha fornito segnali di ripresa
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund torna in area 186 bp, con il decennale italiano al 4,25%. L’euro/dollaro resta sopra quota 1,10 mentre il petrolio (Brent) rimane in area 80,5 dollari al barile, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Eia.
Breaking news
Il PIL della Zona Euro nel terzo trimestre del 2024 è cresciuto dello 0,4%, confermando le stime preliminari di Eurostat. Questa crescita segue un aumento dello 0,2% nel trimestre precedente, con una crescita annuale dello 0,9%. Nell’intera Unione Europea, il PIL è aumentato dello 0,2% congiunturalmente e dell’1% su base annua.
L’indice Hang Seng di Hong Kong chiude in calo dell’1,96%, mentre il mercato di Shanghai registra una diminuzione dell’1,73%. Le incertezze sulle politiche commerciali USA influenzano negativamente i mercati.
Foxconn Technology Group ha superato le aspettative con un aumento del 14% dell’utile netto nel terzo trimestre, trainato dalla crescente domanda di server AI. Con un fatturato record di 1.855.000 miliardi di dollari taiwanesi, il settore cloud e networking è diventato fondamentale per l’azienda, rappresentando il 32% dei ricavi complessivi.
L’inflazione in Spagna accelera a ottobre, con un incremento dello 0,6% su base mensile e una crescita annuale dell’1,8%. L’indice armonizzato segna un +2,5% su base annua. L’ufficio statistico INE conferma i dati preliminari, evidenziando una tendenza al rialzo rispetto ai mesi precedenti.