Fincantieri, Newcleo e Rina: accordi per l’innovazione nel settore navale nucleare
Fincantieri, leader nell’industria navale, ha stretto un accordo strategico con Newcleo, azienda innovativa nel campo delle tecnologie nucleari, e Rina, esperta in certificazione. L’obiettivo è condurre uno studio di fattibilità per l’applicazione di tecnologie nucleari nel settore navale, con particolare attenzione alla tecnologia dei piccoli reattori modulari raffreddati a piombo (SMR) di Newcleo.
L’accordo prevede l’impiego del reattore veloce raffreddato al piombo (LFR) di Newcleo. Questo comporterebbe l’installazione su navi di un mini-reattore chiuso, simile a una piccola batteria nucleare con una produzione di potenza elettrica di 30 MW. Questa innovazione richiederebbe rifornimenti limitati (una volta ogni 10-15 anni), una manutenzione ridotta e una sostituzione del reattore a fine vita.
“L’accordo ci permette di esplorare la possibilità di aggiungere una nuova e visionaria soluzione tra quelle a nostra disposizione per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che l’industria si è posta” ha dichiarato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale Fincantieri. Questo passo rappresenta un’importante avanzata nel percorso verso l’innovazione e la sostenibilità nel settore navale.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.