Finlandia, parlamento rivoluzionato dopo le elezioni: premier paga per l’austerity
L’elezioni politiche tenutesi in Finlandia hanno consegnato un’esile maggioranza al partito socialdemocratico, con il 17,7% dei voti. La formazione di destra estrema, il Partito dei finlandesi, tallona da vicino il primo partito con il 17,5%, mentre il partito di centrale del primo ministro uscente Juha Sipila ha visto crollare il suo sostegno al 13,8%.
A colpire i consensi di Sipila il tentativo di riforma, in senso restrittivo, del sistema di welfare finandese. E improntata quindi al rigore. Secondo i suoi promotori, la riforma sarebbe stata necessaria ad affrontare le sfide di una popolazione sempre più anziana.
“Per la prima volta dal 1999 siamo il più grande partito finlandese”, ha dichiarato il leader dei socialdemocratici Antti Rinne. Non era mai accaduto che in Finlandia nessuna formazione raggiungesse il 20%: lo scenario del prossimo parlamento non vede alcuna maggioranza stabile.
Breaking news
Wall Street ha aperto in calo dopo che i prezzi alla produzione di novembre hanno superato le aspettative, crescendo dello 0,4% rispetto al mese precedente. L’aumento ha sorpreso gli analisti, che si aspettavano un rialzo dello 0,2%. Anche i sussidi di disoccupazione sono stati superiori alle attese, con un incremento di 17.000 richieste.
Chiusura poco mossa per le borse europee, dopo la riunione della Bce e le parole di Lagarde. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina a +0,4%
Nel mese di novembre, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% rispetto al mese precedente, superando le previsioni degli analisti. L’aumento annuale è stato del 3%, con la componente ‘core’ in linea con le attese.
La BCE ha aggiornato le sue previsioni sull’inflazione per i prossimi anni, con un focus sull’inflazione core e di fondo. Le proiezioni mostrano una crescita progressiva fino al 2027, con variazioni rispetto alle stime precedenti.