Fisco: 30 mld in tre anni con riscossione, aumento tasse in vista?
Secondo l’analisi flash del Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato i dati del ministero dell’Economia e delle Finanze, quest’anno il governo punta a incassare, con l’attività di riscossione svolta dall’Agenzia delle Entrate, 7 miliardi e 180 milioni di euro, mentre nel 2022 l’obiettivo è stato fissato a 11 miliardi e 729 milioni e nel 2023 a 10 miliardi e 397 milioni. Complessivamente, nel triennio 2021-2023, la riscossione dovrebbe assicurare un gettito per le casse dello Stato di quasi 30 miliardi di euro, per la precisione 29 miliardi e 306 milioni.
“Il documento, che viaggia sotto traccia ed è al vaglio delle Commissioni parlamentari per il prescritto parere, si intreccia con le prese di posizioni di alcuni partiti, che vorrebbero una ulteriore sospensione delle attività di riscossione delle imposte e delle tasse, accompagnata da una nuova sanatoria delle cosiddette cartelle fiscali – spiegano gli analisti di Unimpresa – Tenuto conto che al termine del 2021 mancano ormai meno di tre mesi, l’obiettivo di 7,1 miliardi per quest’anno, imporrebbe all’agenzia delle Entrate di accelerare massicciamente l’attività di riscossione, imponendo tempi e modalità di pagamento, per i contribuenti, particolarmente stringenti. Tale situazione è in grado di creare disagi a fasce importanti sia delle famiglie sia delle imprese del nostro Paese”.
“Una impostazione politica importante che sembra non andare nella stessa direzione più volte auspicata dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, secondo il quale questo è il momento di dare soldi ai cittadini e non di chiederli”.
Nel 2020, la riscossione, complice la sospensione del recupero decisa a motivo della pandemia, aveva fruttato all’amministrazione finanziaria 6,4 miliardi.
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