Fitch: dopo banche venete cresce pressione sulla cessione di Npl
La pressione sulle banche dell’Eurozona affinché dismettano i propri Npl è destinata a crescere, dopo le esperienze della messa in liquidazione delle banche venete e il salvataggio di Banco Popular Espanol: lo scrive Fitch in un report in cui si segnala come siano le banche greche e cipriote quelle più a rischio.
“In Italia il problema dei crediti deteriorati è andato crescendo durante un lungo periodo recessivo e solo di recente l’economia ha iniziato a dare alle banche un po’ di respiro per affrontare questa eredità. Se la massiccia cartolarizzazione di Npl prevista da UniCredit e sostenuta dal suo recente aumento di capitale e da Banca Monte dei Paschi di Siena come parte della sua ricapitalizzazione precauzionale dovessero essere lanciati con successo nel prossimo mese, riteniamo che anche altre banche potrebbero prendere la strada delle cartolarizzazioni per ridurre lo stock di Npl. Ma le grandi operazioni di vendita e cartolarizzazione di Npl sono difficili da portare a termine e nessuna di queste grandi operazioni già annunciata è stata ancora ufficialmente portata a termine”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.