Fitch rivede l’outlook a negativo, cita “governo non collaudato”
È arrivato il giudizio di Fitch è non è buono. Il rating sulla qualità del credito a lungo termine dell’Italia è stato confermato (a BBB), ma l’outlook è passato da stabile a negativo per via di un governo “nuovo” e “non collaudato”. È il primo parere in ordine temporale da parte di una grande agenzia di rating internazionale, il primo di una lunga serie che potrebbe cambiare le sorte dell’Italia. I prossimi, di Standard & Poor’s e Moody’s, arriveranno dopo la presentazione della cruciale legge di bilancio.
A preoccupare la società americana sono le prospettive per le finanze pubbliche, in quanto un’espansione fiscale lascerà il debito pubblico italiano molto elevato più esposto a choc potenziali. Fitch ritiene pertanto che i rischi al ribasso siano aumentati da marzo, in parte per via della natura dl governo e per “le differenze di politica importanti tra i due partiti della coalizione”. All’agenzia non piace la distanza che c’è tra le promesse dei partiti di governo e l’obiettivo dichiarato di ridurre il debito. Il rendimento dei Btp è salito al 3,241%, i massimi da maggio 2014, mentre lo Spread con i Bund si è ampliato in area 290 punti base, in seguito a un incremento di quasi 6 punti base.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.