Bond sotto stress, Fitch: pericolo di scarsa liquidità nei mercati monetari in Cina
Alert di Fitch sui pericoli che venga a mancare liquidità nei mercati monetari della Cina. L’agenzia di rating americana ha sottolineato come la volatilità dei mercati obbligazionari cinesi, ultimamente sotto stress, e l’impatto che sta avendo su alcuni fondi comuni monetari locali, con cui imprese e famiglie si finanziano o investono a breve termine con bassi indici di rischio, dimostra le difficoltà di gestire la liquidità nei mercati monetari quando le condizioni di mercato sono in deterioramento.
Le riforme attuate di recente dalle autorità sono giudicate ancora insufficienti dall’agenzia di rating. È sui mercati monetari che vengono trattati i prestiti di corta durata inferiori ai 12 mesi (18 in alcuni casi): questi sono fondamentali per l’economia, dal momento che servono a favorire finanziamenti (per chi ha bisogno di soldi) e investimenti (per chi ha un eccesso di moneta) a famiglie, imprese e Stato. I fondi comuni monetari investono in titoli sicuri come obbligazioni e bond governativi a breve termine.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.