Fitch taglia le stime su Pil Italia 2018
Fitch taglia le stime di crescita per l’Italia nel 2018 portandole a 1,3% dall’1,5%, calcolato lo scorso marzo, poco dopo le elezioni politiche. Restano invece invariate all’1,2% le previisoni per per l’anno prossimo mentre per il 2020 la crescita è vista a 0,9%.
A proposito delle politiche espansive ideate dal governo Lega-M5s, l’agenzia dice che resta un considerevole livello di incertezza sulle modalità e le tempistiche con cui potrebbero essere attuati i provvedimenti, aggiungendo di non aver computato nelle proprie previsioni lo stimolo fiscale nel breve termine.
“Un impatto più immediato potrebbe derivare dal recente aumento della volatilità sui mercati finanziari e dall’incertezza sugli investimenti nel settore privato”, si legge ancora nel report.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.