Italia, Fmi alza le stime di crescita economica
Fmi ottimista sulle prospettive dell’Italia. Il Fondo monetario internazionale nell’aggiornamento del suo World Economic Outlook ha alzato le stime di crescita del Paese a 1,4% nel 2018 e a 1,1% nel 2019, numeri maggiori rispettivamente di 0,3 e 0,2 punti percentuali rispetto alle precedenti. L’Fmi parla di una spinta più forte della domanda esterna e delle esportazioni. Attenzione, però, perché, come si legge nell’Outlook:
“Le incertezze politiche creano rischi nella realizzazione delle riforme o la possibilità di un ri-orientamento dell’agenda, anche nel contesto delle elezioni in arrivo in diversi Paesi” fra cui l’Italia, oltre al Messico e al Brasile.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.