FMI avverte: tensioni globali e investimenti esteri a rischio, PIL mondiale potrebbe calare del 2%
Nel suo ultimo rapporto pubblicato mercoledì, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha messo in evidenza come le crescenti tensioni globali possano compromettere gli investimenti esteri e causare un calo del 2% nel prodotto interno lordo (PIL) mondiale a lungo termine. La necessità per le imprese e i governi di trovare soluzioni per rendere le catene di approvvigionamento più solide sta portando a un riposizionamento della produzione su territori nazionali o in paesi considerati affidabili.
Il rapporto del FMI evidenzia come questo fenomeno stia contribuendo alla frammentazione degli investimenti diretti esteri. Inoltre, l’analisi sottolinea l’adozione di recenti proposte legislative in risposta alle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, come il Chips and Science Act promulgato a Washington. Anche il Giappone si è unito agli sforzi americani per limitare la produzione cinese di chip avanzati, imponendo restrizioni su 23 tipologie di apparecchiature per la produzione di semiconduttori.
Breaking news
Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.