Fmi, economia italiana in crescita ma lontana da livelli Eurozona
L’economia italiana è in crescita dell’1,5% quest’anno, lo stesso livello registrato nel 2017. L’Italia resta però lontana dalle percentuali degli altri Stati dell’Eurozona, superata da Germania, con un tasso del +2,5%, Francia, con il +2,1%, Spagna, con il +2,8% e anche Grecia, che cresce del +2%. Questo è quanto si legge nel World Economic Outlook, il rapporto sull’economia globale dell’Fmi redatto nell’ambito degli Spring Meetings in partenza da giovedì a Washington. Secondo il Fondo monetario internazionale “l’incertezza politica aumenta i rischi per l’attuazione delle riforme o la possibilità di modifiche all’agenda di governo” prevista.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.