Fmi, il Pil italiano cresce più del previsto
La ripresa continuerà e il Pil italiano crescerà nel 2017 dell’1,3%, più delle ultime stime dello 0.8%. Lo dice l’Fmi che però aggiunge alcuni fattori. La crescita potrebbe sorprendere a breve verso l’alto, ma ci sono rischi di incertezza politica e l’alto debito pubblico espone il Paese al pericolo di shock.
Nel 2018 – 2020 il Pil rallenterà un po’ la crescita, che è prevista all’1%. Le tasse sui fattori produttivi potrebbero essere diminuite, aggiunge l’Fmi, e spostate verso proprietà e consumi.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.