Fmi: la Germania faccia investimenti pubblici
Il Fondo monetario internazionale ha richiamato la Germania affinché sfrutti appieno il bassissimo costo del denaro per finanziare investimenti pubblici in infrastrutture; il duplice effetto di tale mossa sarebbe il riequilibrio della bilancia corrente tedesca, in forte surplus, e lo stimolo della ripresa dell’Area euro. Il Fmi ha ribadito queste linee guida, già indicate in diverse altre occasioni al governo tedesco, in occasione delle consultazioni annuali con l’esecutivo di Berlino. Fra gli altri suggerimenti dell’istituzione diretta da Christine Lagarde ci sono anche l’accelerazione verso le riforme strutturali in grado di allargare la partecipazione al lavoro, in particolare per i rifugiati e le donne.
Il Fondo in precedenza aveva rivisto al ribasso le stime sulla crescita tedesca per il 2016 dall’1,7% all’1,5%.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.