Fmi, Lagarde: “Dobbiamo far funzionare globalizzazione”. E attacca Trump
“Dobbiamo far funzionare la globalizzazione”. E’ il diktat rilanciato da Christine Lagarde, numero uno del Fondo monetario internazionale, in un discorso proferito a Toronto.
Lagarde lancia anche una frecciatina contro il candidato repubblicano alle presidenziali Usa Donald Trump. Senza proferire il suo nome, Lagarde fa capire di essere fermamente contraria alle politiche di Trump, che sono improntate sul protezionismo e che auspicano dazi doganali più alti e la costruzione di un muro nel confine con il Messico.
“Per due decenni prima del 2000, il commercio globale è cresciuto regolarmente a un tasso del 7%, pari al doppio del tasso di crescita del pil globale. Tuttavia oggi, la crescita del commercio è inferiore a quella dell’economia globale, di appena il 2%”.
Continuando:
“Esiste un rischio crescente di politici che cercano di conquistare un seggio promettendo “dure misure” contro i partner commerciali, attraverso tariffe punitive o restrizioni sul commercio. E’ qualcosa che mi preoccupa profondamente, non solo perchè sono stata ministro del Commercio, ma perchè il commercio è stato il perno del mandato dell’Fmi per più di 70 anni”.
Lagarde ha ammesso che la competizione proveniente dai mercati emergenti come la Cina hanno provocato disagi ai lavoratori dei paesi occidentali e ha auspicato che i governi forniscano aiuti finanziari diretti attraverso l’aumento dei salari minimi, misure più generose di welfare, investimenti sull’istruzione e lotta all’evasione fiscale.
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