Fmi, Lagarde: su economia globale, i rischi si sono concretizzati
Le stime Fmi sulla crescita dell’economia globale, fissate al +3,9%, potrebbero essere troppo larghe. E’ quanto sottintendono le parole del direttore del Fondo, Christine Lagarde: “Sei mesi fa avevo puntato il dito contro nubi di rischi all’orizzonte”, ha scritto nel discorso che verrà pronunciato il prossimo 9 ottobre in occasione dell’aggiornamento del World Economic Outlook, “oggi, alcuni di questi rischi hanno iniziato a materializzarsi”.
Il chiaro riferimento è soprattutto alle politiche protezionistiche che si stanno facendo sempre più strada: “La storia mostra che, se da un lato è un’idea seducente quella di navigare da soli, i Paesi debbono resistere alle sirene dell’autosufficienza, perché come il mito greco ci dice, ciò porta al naufragio”, ha detto Lagarde citando l’Odissea.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.