FMI lancia allarme: pmi a rischio default, soprattutto in Italia
Pmi a rischio default, soprattutto in Italia. A lanciare l’allarme è il Fmi in un’analisi sullo stato dell’economia globale. Le richieste per la bancarotta negli Stati Uniti nel 2020 hanno raggiunto livelli non visti dalla crisi finanziaria. E secondo l’FMI, le bancarotte potrebbero triplicare da una media del 4% delle piccole e medie imprese prima della pandemia al 12% nel 2020 senza aiuti pubblici.
“L’aumento maggiore sarebbe in Italia in seguito al forte calo della domanda aggregata e l’elevata produzione in industrie” che richiedono molti contatti.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.