Fmi rivede al ribasso la crescita Usa per 2017 e 2018
Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita per gli Stati Uniti, sostenendo apertamente che il previsto piano fiscale è ancora avvolto dall’ “incertezza”, con “molti dettagli” che evidentemente “non sono ancora stati decisi”. Per il 2017 e il 2018 si prevede una crescita del Pil al 2,1%, notevolmente al di sotto dei target dell’amministrazione Trump. Nel precedente World economic outlook (Weo) il Fmi aveva stimato una crescita del 2,3%.
Nel 2019 è atteso un +1,9% del Pil Usa e nel 2020 dell’1,8%, in linea con la crescita potenziale americana stimata per il lungo termine nel Weo.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.