FMI taglia le stime sul Pil mondiale, crescita ai minimi da un decennio
L’economia mondiale sta attraversando una fase di rallentamento economico sincronizzato. Lo ha confermato Kristalina Georgieva che, durante il suo primo discorso da neo direttore generale dell’Fmi, ha evidenziato che il 90% del mondo subirà un rallentamento economico nel 2019 e che questo porterà la crescita globale ‘al livello più basso dall’inizio del decennio’.
Uno scenario che ha spinto il Fondo Monetario Internazionale a rivedere al ribasso le stime di crescita del Pil mondiale per quest’anno e il 2020. Le nuove previsioni presentate la prossima settimana in occasione del World Economic Outlook.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.