Fonti: raggiunto accordo preliminare fra Grecia e Troika
Fonti vicine ai colloqui in corso fra la Grecia e i creditori internazionali hanno anticipati il raggiungimento di un accordo preliminare sulle riforme alle quali l’erogazione di nuovi finanziamenti per il Paese saranno condizionati. I temi riguardano il lavoro, i tagli alla spesa pubblica e il tema dell’energia.
Secondo quanto appreso da Reuters, la soglia di reddito esentasse scenderebbe a quota 6mila euro, permettendo il risparmio di una cifra pari all’1% del Pil per le casse pubbliche. Nessuna liberalizzazione ai licenziamenti di massa sarebbe stata richiesta, nonostante le iniziali pressioni del Fmi.
Sul fronte energetico pare che la Grecia sarà costretta a dismettere fino al 40% degli impianti a carbone: il tema è stato terreno di acceso dibattito fra i rappresentanti ellenici e la Troika, nel mercato delle utility la Ppc ha una posizione dominante.
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A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.
Avvio debole a Piazza Affari, nell’ultima seduta di una settimana volatile per l’azionario. Quasi tutti i titoli del Ftse Mib in rosso.
Un disegno di legge appoggiato da Donald Trump è stato bocciato alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti