Ford e Fca, immatricolazioni Usa di gennaio migliori delle attese
Scendono, ma meno del previsto, le immatricolazioni della Ford negli Stati Uniti a gennaio: un calo dello 0,6% che in termini assoluti implica una discesa da 173.723 a 172.612 unità vendute. Il ribasso che si aspettavano gli analisti era del 2%.
Il titolo è in rialzo del 1,38% a 12,53 dollari.
Nel frattempo Fiat Chrysler Automobiles, ha comunicato la vendita di 152.218 unità, l’11% in meno rispetto a un anno prima, quando il totale era stato di 171.352 veicoli. Anche qui gli analisti erano stati più severi, prevedendo un -15,3%.
Fca procede in ribasso dello 0,06% a New York.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.