Forex, dollaro si rafforza su euro e yen dopo il report occupazionale Usa
Sul Forex il dollaro Usa guadagna terreno sull’euro, estendendo al contempo il movimento di rafforzamento sullo yen. In febbraio gli Usa hanno creato 313.000 posti di lavoro nel settore non agricolo, ben oltre le stime di 200.000. Il dato aumenta le chance di vedere quattro e non tre rialzi dei tassi della Fed nel corso del 2018.
Con la pubblicazione del rapporto, il cambio euro dollaro è sceso al minimo intraday di $1,2274, dopo una prima parte di seduta complessivamente stabile in area $1,23, seguita al calo dello 0,8% di ieri nella seduta della riunione della Bce. L’euro si era portato ai massimi della settimana dopo al conferenza di Mario Draghi (vedi grafico). Intanto il dollaro americano è salito al massimo giornaliero di 107,04 su uno yen già indebolito dalla notizia del possibile summit, entro maggio, tra il presidente Usa Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.