Forex: sterlina resiste a pressioni, ma restano dubbi su costi e caos post Brexit
Sul Forex, nonostante i nuovi dubbi emersi in questi giorni circa i costi e il caos che l’eventualità di un fallimento dei negoziati sulla Brexit potrebbero causare, la sterlina britannica riesce a evitare un’estensione delle perdite viste martedì 28 agosto. Rispetto al dollaro, al momento il cambio è pressoché invariato in area 1,287 dollari, mentre rispetto all’euro sale dello 0,2%, recuperando dai minimi di un anno testati di recente.
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Nel mese di novembre, l’attività produttiva nell’Eurozona ha registrato un calo significativo. L’indice PMI manifatturiero, calcolato da S&P Global, è sceso a 45,2 punti, mentre l’indice Composito e quello dei servizi hanno toccato i minimi degli ultimi dieci mesi. Le aziende affrontano difficoltà nell’acquisire nuovi ordini, portando a una riduzione marginale degli organici.
Avvio in rialzo per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando gli indici Pmi manifatturiero e servizi, oltre ai funzionari Bce
Le vendite al dettaglio nel Regno Unito hanno registrato un calo maggiore del previsto a ottobre (-0,7% m/m)