Francia: arrestati 27 manifestanti anti austerity di Nuit Debout
Ventisette manifestanti francesi, che ieri hanno partecipato alle proteste contro le politiche sociali francesi, sono in stati arrestati a causa del lancio di pallottole di gomma contro le forze dell’ordine; altri ventiquattro sono in custodia. Le manifestazioni promosse dal gruppo antieuro “Nuit Debout” si sono concentrate nella notte a Place de la Republique, occupata dai contestatori, come avveniva ormai da un mese. Ieri la piazza, data l’inamovibilità dei manifestanti, è stata dunque evacuata con la forza dalla polizia. Scontri con le forze dell’ordine si erano verificati anche nelle ore precedenti non solo a Parigi, ma anche a Nantes, Rennes e Lione.
Oggetto delle proteste è soprattutto la riforma del mercato del lavoro che il parlamento francese si appresta a discutere in aula, secondo i critici essa andrebbe a scardinare alcuni diritti dei lavoratori nel nome della flessibilità del mercato.
Breaking news
Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.