Francia, presidenziali: Le Pen, Fillon e Macron si giocano passaggio al secondo turno
La Francia ha qualche certezza in vista delle elezioni di primavera: dopo Francois Hollande non sarà rappresentata da un presidente di orientamento di centro sinistra e molto probabilmente il popolo finirà per scegliere un candidato filo europeo con idee liberali in materia economica. Se si tenessero oggi le elezioni in Francia, infatti, sarebbero Francois Fillon e Emmanuel Macron a giocarsi insieme a Marine Le Pen il passaggio al secondo turno nel voto di aprile. La leader del Front National è data in testa nei sondaggi con il 26% delle preferenze, mentre il candidato del centro destra Fillon è indietro di una lunghezza.
Il candidato indipendente, ex ministro dell’Economia del governo Hollande, è di cinque punti indietro a Le Pen, nel caso in cui non sia Manuel Valls ad aggiudicarsi le primarie del Partito Socialista. Con Valls in campo, la percentuale di consensi per Macron scenderebbe al 19% mentre l’ex primo ministro otterrebbe il 10%. L’indagine realizzata da Cevipof per Le Monde conferma le tendenze osservate nelle ultime settimane.
A maggio si svolgerà lo scontro finale tra i due candidati che otterranno il maggior numero di voti al primo turno, a meno che un aspirante presidente non ottenga il 50% a fine aprile, possibilità decisamente remota. Chi tra Macron e Fillon dovesse sfidare come sembra Le Pen per la poltrona all’Eliseo, dovrebbe spuntarla grazie ai voti dei francesi di orientamenti politici diversi, ma contrari a una presidenza Le Pen.
A generare contrarietà nel popolo di Francia non sono tanto le politiche nazionaliste e anti europeiste del movimento di Le Pen, bensì piuttosto il timore che vengano attuate politiche xenofobe. Erano altri tempi, ma nel 2002 l’allora leader del Front National, Jean-Marie Le Pen, il padre di Marine, arrivò al secondo turno per poi perdere nettamente da Jaques Chirac (cui andò l’82,21% dei suffragi).
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