Ftse Mib al test dei 24.500 punti. Prove di forza per Banco BPM, male Stellantis
Ftse Mib. Il nostro indice sta consolidando da fine marzo l’area compresa tra 24.300 punti e il livello psicologico dei 25.000 punti, livello che non è riuscito a superare nella prima settimana di aprile quando si era spinto fino a 25.350 punti. I livelli di supporto da monitorare sono prima 24.400 punti poi a 24.320 punti, mentre i livelli di resistenza sono a 25.000 punti e poi in area 25.350 punti.
Banco BPM. Nelle ultime settimane è tornato un forte interesse e volatilità sul titolo in particolare dopo il gap up dell’8 di aprile che ha spinto le quotazioni verso i prezzi attuali che si trovano in prossimità di una zona importante di resistenza posta poco sopra i 3 euro ad azione.
Stellantis. La debolezza del settore in generale si rispecchia anche nell’andamento del titolo Stellantis che da inizio anno si trova in ribasso del 20% e la situazione grafica è in via di peggioramento. Da inizio aprile il trend di breve si è invertito ancora al ribasso in particolare dopo il test della principale area di resistenza posta a 15 euro. In caso di prosecuzione della debolezza i prossimi supporti che potrebbero sostenere il titolo sono prima a 12,96 e poi a 12,16 ovvero il minimo testato nella seduta del 7 marzo.
Breaking news
Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.