Ftse Mib in cauto rialzo all’indomani della Bce. Intesa e Poste ostacolate da livelli chiave
Ftse Mib. Dopo aver toccato il 13 agosto il massimo di periodo a 26.687 punti sono scattate le prese di beneficio sull’indice italiano che ha testato più volte i 26.000 punti, livello che è stato nuovamente infranto nelle ultime sedute.
Intesa Sanpaolo. Il titolo ha un’impostazione grafica rialzista anche se le quotazioni sono ancora distanti dai massimi pre-covid a 2,62 euro. Dopo la fase di debolezza dei finanziari duramente colpiti a luglio dai timori per la crescita, il tiolo ha avviato un forte rimbalzo tornando oltre quota 2,4 euro, livello che ultimamente sta ostacolando il rialzo dei corsi.
Poste Italiane. Il titolo presenta un quadro grafico positivo anche se da circa due mesi il titolo sta attraversando una sorta di fase laterale in attesa di particolari spunti operativi. In particolare, l’ultimo tentativo di superare la resistenza a 11,63 euro è stato vanificato con la seduta del 7 settembre che ha generato debolezza sul titolo.
Breaking news
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.
Le borse cinesi chiudono in negativo a causa della cautela sui mercati globali, influenzata dall’approccio della Federal Reserve sui tassi. L’indice Hang Seng perde lo 0,5%, mentre Shanghai segna un calo dello 0,36%. Anche Sydney e Seul registrano performance negative.