Ftse Mib scatta a +2%, in forte recupero banche e TIM
Avvio in buon recupero per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib viaggia in avvio ben sopra la parità (+2,06% a 22.616 punti) dopo una giornata inaugurale della settimana decisamente volatile che aveva visto l’indice guida di Piazza Affari arrivare a cedere oltre il 6% e toccare i minimi da novembre 2020 per poi chiudere a -1,36%. Ieri sera chiusura debole per Wall Street con l’S&P500 che ha riportato la peggiore perdita in più di un anno e il Nasdaq entrato in mercato orso (oltre -20% dai massimi).
Tra i singoli titoli di Piazza Affari si muove bene TIM (+8,6%) reduce dai minimi storici più volte aggiornati nelle ultime sedute. In recupero le banche con +3,78% nicredit e +2,2% Intesa. Bene anche Mediobanca (+2,69%). Tra le big oltre +2% per Enel e Stellantis.
A tenere banco sono sempre le possibili prossime mosse contro Mosca. Mentre le nazioni europee sono titubanti, gli Stati Uniti continuano a ragionare su restrizioni su import di petrolio russo, che secondo Bank of America potrebbero spingere i prezzi a $ 200 al barile. Alexander Novax, vice primo ministro della Russia, ha lanciato un avvertimento sulle “conseguenze catastrofiche” che colpirebbero il mondo se l’Occidente ricorresse all’embargo sul petrolio e sul gas russi. Novak ha detto che i prezzi del petrolio potrebbero volare fino a 300 dollari al barile, valore più che doppio rispetto a quello attuale.
Breaking news
Seduta poco mossa per le borse europee all’indomani della riunione della Bce. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina sostanzialmente invariato
Wall Street apre in positivo con il Nasdaq spinto da Broadcom. Dopo una settimana altalenante, il Dow Jones mostra segnali di ripresa e il Nasdaq si avvia a chiudere una settimana positiva grazie alla performance di Broadcom, che supera i mille miliardi di capitalizzazione grazie all’intelligenza artificiale.
La Bundesbank ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL della Germania per quest’anno e il prossimo, evidenziando problemi strutturali e venti contrari che stanno influenzando l’economia tedesca. Le nuove stime prevedono una contrazione dello 0,2% nel 2023 e una crescita limitata allo 0,2% nel 2024.
La Banca d’Italia ha aggiornato le previsioni di crescita del PIL per il 2024 al +0,5%, considerando le giornate lavorative.