Fuga degli investitori dai fondi hedge in giugno: -$20,7 miliardi
Gli investitori non si sono evidentemente fidati degli hedge fund come veicolo dove fare ruotare i loro investimenti in vista del referendum sulla Brexit. Sono stati infatti ritirati ben 20,7 miliardi di dollari dai fondi hedge in giugno: si tratta della somma più alta a livello mensile da quando la società di ricerche eVestment ha iniziato a registrare i flussi in entrata e uscita nell’industria nel 2009.
Va sottolineato, tuttavia, che ci vuole almeno un mese di tempo perché gli investitori possano effettivamente prelevare denaro dagli hedge fund, a volte anche di più, pertanto i numeri pubblicati ieri non rispecchiano un’ansia post Brexit, bensì piuttosto pre Brexit.
Breaking news
Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.