Fusione Alstom-Siemens: per il Ceo della francese “no dell’Ue è idelologico”
Secondo il ceo di Alstom l’annunciato “no” della Commissione europea alla fusione con Siemens AG risente di “pregiudizi ideologici”. E’ quanto affermato da Henri Poupart-Lafarge in un’intervista rilasciata al quotidiano francese Le Figaro. La fusione, secondo la Commissione Ue, creerebbe un monopolio in ambito ferroviario che potrebbe danneggiare la concorrenza. Secondo i promotori della fusione, l’operazione darebbe vita a un soggetto in grado di competere con i colossi cinesi del settore.
Così il ceo della società francese: “E’ probabile che la squadra della Commissione proponga effettivamente di vietare l’operazione. Tale posizione, non è chiaramente il risultato di un’applicazione anche rigorosa delle regole di concorrenza. E’ dettata da pregiudizi ideologici. Quando difendiamo la creazione di un campione europeo, alcuni funzionari della Commissione intendono questo come un “monopolio”. Quando parliamo della competizione cinese, la vedono come una scusa”.
Sull’altro versante, è intervenuto il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker:
“La Commissione europea non fa ‘politica o favori’ sulla concorrenza. Vogliamo imprese europee che possano competere sulla scena mondiale. In quasi 30 anni abbiamo approvato più di 6 mila accordi e bloccato meno di 30. Questo è un messaggio a quelli che dicono che la Commissione è composta da tecnocrati ciechi, stupidi e ottusi: 6 mila accordi approvati, solo 30 bloccati. Questo dimostra che crediamo nella concorrenza leale per tutti”, ha dichiarato il presidente della Commissione europea, intervenuto all’Eu Industry Day.
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