Fusione Lse – Deutsche Boerse: “incertezza sulla regolamentazione”
La fusione da 27 miliardi di dollari tra l’ Lse e la Deutsche Boerse dovrebbe andare in porto anche se la Brexit metterà uno dei due piedi al di fuori dell’Unione europea; quest’ultimo fatto ha sollevato qualche preoccupazione per la Bafin, l’autorità di viglialanza finanziaria della Germania.
Secondo Gustav Sandtrom, giornalista di DealReporter sentito da Cnbc le sensazioni degli azionisti della Deutsche Boerse sono quelle meno convinte: “Da quello che abbiamo sentito il voto degli azionisti dell’Lse dovrebbe essere abbastanza assicurato”, gli azionisti di Deutsche Boerse sono stati “abbastanza ottimisti, ma non si sa mai”, dice Sandtrom, “vedremo il risultato del voto il 12 luglio e nessuno sa cosa succederà dopo. La grande incertezza sarà la regolamentazione: la Germania approverà l’affare? E la Commissione europea?”, conclude il reporter.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.