Futures Usa, rialzi vanificati: mercato teme guerra commerciale globale
Anche il mercato Usa inizia a indebolirsi con i trader che iniziano a preoccuparsi per la minaccia di una guerra commerciale globale, che i trader considerano essere l’unica cosa dalla quale nemmeno le banche centrali sarebbero in grado di difendere i mercati. Non c’è stato neanche il tempo per festeggiare la firma sull’intesa per mettere fine allo shutdown, che i rialzisti si trovano a dover fare i conti con la minaccia di una guerra commerciale.
Subito dopo il compromesso tra Democratici e Repubblicani per estendere il finanziamento del governo fino all’8 febbraio e interrompere lo shutdown, l’amministrazione Trump si è immediatamente lanciata in nuove battaglie economiche e commerciali sulle frontiere internazionali. Ieri notte l’esecutivo ha fatto scattare un drastico giro di vite soprattutto contro Pechino e Seul, penalizzando l’import di lavatrici e di pannelli solari, imponendo dazi del 30% sulle importazioni di pannelli solari negli Stati Uniti. Dazi in arrivo anche per le lavatrici.
Breaking news
Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.