General Electric batte le stime e fa +4%, ma non basta per trainare la Borsa
Finora gli utili trimestrali delle principali società quotate a Wall Street hanno fatto meglio delle attese nella maggior parte dei casi. L’ultima in ordine di tempo a battere il consensus è stata General Electric. Il conglomerato industriale ha riportato un fatturato di 28,66 miliardi di dollari, in aumento del 7% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Le attese erano per un giro d’affari di 27,58 miliardi di dollari. Il trimestre si è chiuso con una perdita pari a 1,18 miliardi di dollari, o 14 centesimi per azione, dai 239 milioni, (EPS di 1 centesimo) dell’anno prima. Il titolo guadagna il 4,11% a 14,56 dollari.
Va detto che le aspettative del mercato per la stagione delle trimestrali erano molto alte alla vigilia, con gli economisti interpellati da Thomson Reuters, ad esempio, che si aspettavano risultati della bottom line del 18,5% superiori a quelli dell’anno scorso per i gruppi quotati sull’S&P 500 (al momento in calo dello 0,3% circa). Le trimestrali sono insomma spesso state migliori delle attese sin qui, ma non abbastanza eccezionali da spingere al rialzo le Borse americane.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.