Generali, AD Donnet: “vogliamo partecipare a soluzione Mps”
Philippe Donnet, numero uno di Generali, non svela le cifre della propria esposizione vero Mps, ma afferma che il colosso assicurativo è pronto a contribuire a una soluzione per la banca. Così Donnet nel corso di un briefing telefonico con le agenzie di stampa, prima dell’avvio dell’Investor Day a Londra.
“Noi abbiamo sempre dichiarato che abbiamo un’esposizione complessiva dell’1% dei nostri asset totali verso banche italiane. Non abbiamo mai specificato le singole esposizioni rispetto alle singole banche e non intendiamo farlo. Quindi, non ho un numero da dare per quanto riguarda la nostra esposizione in Mps”. Detto questo, “quando ci saranno comunicati i termini dell’eventuale conversione volontaria guarderemo i termini di questa conversione e insieme al cda faremo le nostre valutazioni e prenderemo la nostra decisione. Sicuramente con un atteggiamento molto positivo, perchè vogliamo partecipare a una soluzione per Mps“.
Riguardo al referendum costituzionale:
“Nessuno è in grado di dire se vince il sì o se vince il no. La mia visione è che in tutti Paesi d’Europa le riforme strutturali vanno fatte e questo è vero non solo in Italia ma in tutti i Paesi,. Chiunque è alla guida dei Paesi deve portare avanti le riforme. In Italia il governo ha intrapreso delle riforme strutturali importanti e queste riforme devono essere portare a casa. Ovviamente per farlo è meglio la stabilità politica. Se invece le cose sono diverse ci sarà forse un rallentamento, però alla fine le riforme verranno portate a casa”.
In ogni caso:
“La politica spesso o rallenta o accelera le riforme, ma non impedisce le riforme strutturali che sono necessarie e questo è vero non solo in Italia ma in tutta l’Europa”.
Sulla possibilità che l’azionista Mediobanca scenda sotto la quota del 10% nel capitale di Generali non ci sono preoccupazioni, Così Donnet dopo le dichiarazioni che sono state rilasciate da di recente da Alberto Nagel, numero uno di Mediobanca:
“Non voglio commentare il piano industriale del nostro primo azionista, Mediobanca. Non siamo preoccupati per la stabilità del nostro azionariato, non c’è problema”
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