09:15 mercoledì 23 Novembre 2016

Generali prevede 1 miliardo di cash da uscita “mercati non attrattivi”

Nell’aggiornamento del piano triennale al 2018, Generali ha confermato i target annunciati a maggio 2015. Nel comunicato che è stato diffuso prima dell’avvio dell’Investor Day a Londra, si legge:

“Anche in presenza di un contesto macroeconomico progressivamente peggiorato negli ultimi 18 mesi e di un elevato grado di incertezza sulle prospettive future dei mercati il gruppo punta a raggiungere entro il 2018 un Net Free Cash Flow cumulativo di oltre 7 miliardi di euro e i dividendi aggregati supereranno 5 miliardi”. Generali ha anche confermato
un livello di redditività sul capitale (RoE) “superiore al 13% in media durante il periodo di piano (2015-2018)”.

“La solidità della posizione di capitale, le performance tecniche tra le migliori del settore assicurativo, la qualità e la capillarità delle reti distributive proprietarie, la presenza e il posizionamento nei mercati più attrattivi e promettenti sono le fondamenta su cui si basa la forza del gruppo”.

Generali prevede inoltre di ricavare un miliardo di euro cash dall’ottimizzazione della presenza geografica internazionale, con l’uscita da mercati ritenuti “non attrattivi”.

Nell’ambito della “razionalizzazione della macchina operativa”, il gruppo prevede inoltre programmi ‘fit-to-lead’ per aumentare de 15% la produttività e una riduzione netta di costi operativi in mercati maturi per 200 milioni di euro nel periodo 2016-2019, mentre nei mercati in espansione “si procederà con una crescita disciplinata del business”.

Così l’amministratore delegato Philippe Donnet ha smentito le ultime indiscrezioni stampa sugli esuberi:

“Noi non abbiamo mai annunciato 8 mila esuberi: questo numero non esiste”.

“Abbiamo l’obiettivo ridurre i costi netti di 200 milioni di euro nei Paesi maturi e questo ovviamente è molto impegnativo. Partiamo da un posizione di efficienza già molto buona sia sui rami Danni che nei rami Vita quindi non è che ci sono esuberi nelle Generali. Quello che vogliamo avviare e abbiamo già avviato sono piani di efficientamento e questo consentirà di aumentare la produttività del 15%. Quindi: attenzione a tutti i costi, compresi i costi del personale. Il nostro head count è già sceso per il rallentamento delle nuove assunzioni e le uscite naturali. Non ci sono esuberi, non ci saranno piani di riduzioni personale”.

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