Generali si sbarazza degli asset olandesi
Generali si sbarazza degli asset olandesi. Il gruppo assicurativo ha firmato un accordo per la cessione della sua intera partecipazione (98,56%) in Generali Nederland N.V. (Generali Nederland) a ASR Nederland, una delle principali compagnie assicurative in Olanda.
Come si legge in una nota del gruppo:
In seguito a questa operazione, Generali riceverà un corrispettivo iniziale pari a 143 milioni di euro, soggetto ad adeguamento alla chiusura dell’operazione. La transazione avrà un impatto positivo in termini di solvibilità di Gruppo, permettendo un miglioramento stimato del Regulatory Solvency II Ratio di circa 1,6 punti percentuali. Si prevede che la cessione comporterà una perdita di realizzo di circa 270 milioni.
Breaking news
Il Gruppo Mondadori, tramite Mondadori Libri, ha acquisito il rimanente 25% di A.L.I., portando la sua partecipazione al 100%. L’operazione è stata conclusa esercitando un’opzione call prevista dal contratto del maggio 2022. Il prezzo provvisorio dell’acquisizione è di 12,2 milioni di euro, basato sull’EBITDA medio 2023-2024 e sulla posizione finanziaria netta positiva della società al 31 dicembre 2024.
Nel quarto trimestre del 2024, Mercedes-Benz ha registrato un incremento del 5% nelle vendite rispetto al trimestre precedente, con una forte performance nel segmento di lusso. Nonostante un leggero calo complessivo rispetto all’anno precedente, l’azienda ha dimostrato la sua resilienza in un mercato globale complesso, sostenuta da modelli di successo come GLC e Classe E e un aumento significativo delle vendite di veicoli ibridi plug-in.
A novembre 2024, la produzione industriale in Spagna continua a rallentare, registrando un calo dello 0,4% su base annuale, secondo i dati dell’INE. Questo risultato segue il decremento dello 0,5% di ottobre, andando contro le previsioni degli analisti. L’indice grezzo mostra una diminuzione del 3,4% annuo, mentre su base mensile si osserva un calo dello 0,8%.
La Borsa di Tokyo chiude in ribasso, influenzata negativamente dai settori automobilistico e farmaceutico e dall’attesa per i dati sull’occupazione USA. Il Nikkei scende dell’1%, con Otsuka Holdings e Toyota in forte calo. Anche Fast Retailing registra una significativa diminuzione, legata ai deboli profitti in Cina. I titoli di stato giapponesi a 10 anni raggiungono il loro massimo dal 2011.