Generali: successo per emissione obbligazionaria subordinata da 850 milioni
MILANO (WSI) – Generali lancia un’emissione obbligazionaria subordinata per un importo di 850 milioni di euro nel formato 32NC12, rivolta ad investitori istituzionali, che ha ricevuto ordini da circa 270 investitori per un totale di oltre € 2,4 miliardi, 2,8 volte rispetto al target iniziale. Ad annunciarlo il gruppo con una nota.
“L’emissione ha raccolto un forte interesse da parte degli investitori esteri, che hanno rappresentato circa l’83% degli ordini collocati, a conferma del credito di cui gode il Gruppo sui mercati internazionali. Il 31% del collocamento è stato destinato agli investitori inglesi ed irlandesi, il 17% ad investitori italiani, circa l’11% ad investitori francesi, il 15% ad investitori tedeschi ed il 4% a investitori del Nord Europa. Si è inoltre registrato interesse da parte di investitori asiatici”.
L’emissione è stata realizzata con il supporto di BNP Paribas, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, UBS Investment Bank e UniCredit in qualità di Joint Lead Managers, e sarà quotata sulla borsa del Lussemburgo.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.