George Soros è l’uomo dell’anno secondo il Financial Times
Vittima di antisemitismo e di varie teorie del complotto, il finanziere e filantropo George Soros è stato nominato dal Financial Times uomo dell’anno 2018, in quanto “portabandiera della democrazia liberale”. Fra i molti oppositori di Soros vanno ricordati il governo ungherese e, secondo quanto emerso da recenti rivelazioni, anche la stessa Facebook, che avrebbe utilizzato il suo nome per gettare discredito sugli attivisti che richiedevano maggiore trasparenza alla società.
“Per oltre tre decenni, Soros ha usato la filantropia per combattere contro l’autoritarismo, il razzismo e l’intolleranza”, ha scritto il Ft, “attraverso il suo lungo impegno per l’apertura, la libertà dei media e i diritti umani, ha attirato l’ira dei regimi autoritari e, sempre più, dei populisti nazionali che continuano a guadagnare terreno, in particolare in Europa”.
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Chiusura in calo a Piazza Affari e borse europee deboli, aspettando la riunione della Fed. Sopra le attese le vendite al dettaglio Usa
Le borse statunitensi aprono in ribasso, con il Dow Jones in calo per l’ottava sessione consecutiva. Gli investitori sono in attesa della decisione sui tassi d’interesse da parte della Federal Reserve, prevista per domani, con previsioni di un ulteriore taglio. Anche le banche centrali di Regno Unito e Giappone annunceranno le loro decisioni sui tassi giovedì.
La Banca di Spagna ha aggiornato le previsioni di crescita del Pil per il 2024, alzandole al 3,1% nonostante le recenti inondazioni. L’economia spagnola mostra segni di ripresa grazie ai consumi delle famiglie e alle esportazioni, con stime positive anche per gli anni successivi.
A novembre, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7%, superando le aspettative degli analisti. Il totale ha raggiunto i 724,6 miliardi di dollari, con un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente. Escluse le vendite di veicoli, la crescita è stata dello 0,2%.