Germania, assegnato per la prima volta Bund decennale a tasso negativo
Per la prima volta la Germania ha collocato con successo un titolo a dieci anni a un tasso negativo, del -0,05%. L’agenzia del debito tedesca ha messo all’asta il nuovo Bund con scadenza agosto 2026 aspettandosi al massimo un’offerta pari a 5 miliardi di euro. La domanda riscontrata dalla Bundesbank, la banca centrale incaricata di condurre l’asta, è stata di poco inferiore, pari a 4,783 miliardi.
Nonostante i rendimenti sotto zero sono stati collocati titoli per un valore complessivo di 4,038 miliardi. Questo perché il Bund viene considerato un bene rifugio prezioso in un contesto di turbolenze di mercato e incertezze economiche e politiche. Come al solito l’agenzia del debito Finanzagentur ha conservato per sé una porzione di titoli, in questo caso pari a un valore di 962 milioni di euro, in modo da poter intervenire direttamente sul mercato secondario.
Su questo mercato, il secondario, il future sui Bund offre ormai da settimane un rendimento negativo, ma oggi è stata la prima volta in assoluto che gli investitori hanno dimostrato di essere disposti a pagare per comprare titoli a dieci anni sul primario. Era già successo nelle aste di Bund a più breve scadenza.
Breaking news
Wall Street apre in positivo, con S&P 500 e Nasdaq che segnano nuovi record intraday, nonostante dati sull’occupazione inferiori alle attese. L’attenzione si sposta ora sulla prossima riunione della Fed, con una probabilità del 76% di un taglio dei tassi di interesse. Il petrolio Wti registra un leggero rialzo.
L’occupazione nelle aziende degli Stati Uniti rimane solida a novembre, con un aumento dei posti di lavoro quasi in linea con le stime
Il farmaco per la perdita di peso di Eli Lilly, Zepbound, ha superato il rivale Wegovy di Novo Nordisk in uno studio comparativo
La Commissione europea ha approvato la creazione della joint venture Coding Solutions Topco (CorroHealth) da parte delle società di private equity statunitensi Patient Square e Carlyle Group. L’accordo mira a migliorare la gestione del ciclo dei ricavi nei sistemi sanitari USA, senza preoccupazioni di concorrenza nell’UE.