Germania, attacco di un giovane kamikaze a un festival: un morto, 12 feriti di cui tre gravi
La politiche delle porte aperte di Angela Merkel rischiano di rivelarsi un fiasco e mandare all’aria il progetto sulle quote di rifugiati da accogliere proposto dalla Germania. Il paese continua a essere colpita da attacchi che si possono definire terroristi. Se finora si è trattato soprattutto di attentatori folli, spesso giovani, che hanno dichiarato la propria fede al gruppo estremista jihadista dell’ISIS, nell’ultimo caso è stato un giovane rifugiato siriano a farsi esplodere in mezzo alla folla di un festival. Era ricoverato in una clinica psichiatrica e gli era stato negato l’asilo.
Dopo la morte di una donna incinta per un attacco con machete a Reutilingen da parte di un 21enne richiedente asilo di origine siriana, ad appena 48 ore dall’attentato al centro commerciale olimpya di Monaco di Baviera, “un nuovo terribile attentato” è stato compiuto nel Sud del Paese. Un rifugiato siriano di 27 anni, che soffriva di disturbi psichici, si è fatto esplodere durante un festival musicale ad Ansbach, provocando 12 feriti. Un attacco che contribuisce ad “aumentare l’ansia della gente”, ha commentato il ministro dell’Interno della Baviera, Joachim Herrmann, giunto sul luogo della deflagrazione.
L’attentatore è morto nell’esplosione: tre dei 12 feriti versano in gravi condizioni. Herrmann ha spiegato che le autorità stanno cercando di determinare se si sia trattato di un attentato di matrice islamica. “Non è possibile escluderlo”, ha commentato. Gli inquirenti stanno passando al setaccio il cellulare dell’attentatore, che si era visto respingere la sua richiesta di asilo. Secondo le prime indagini, l’autore dell’attentato aveva intenzione di “impedire” lo svolgimento del festival al quale partecipavano circa 2.500 persone.
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