Germania, indice Zew fa peggio delle stime malgrado valore raddoppiato a novembre
Il popolo tedesco guarda avanti. L’indice ZEW sul morale di investitori e aziende della Germania è salito a 13,8 punti a novembre contro i 6,2 visti il mese prima, facendo però peggio delle attese. L’indice delle condizioni economiche attuali della prima economia dell’area euro si è attestato a 58,8 punti, un dato lievemente più basso di quello fatto registrare a ottobre (59,5).
Il miglioramento dell’indice stilato dall’istituto ZEW è dovuto alle cifre economiche positive pubblicate in Cina e negli Stati Uniti. Tuttavia, dopo l’esito sorprendente delle elezioni presidenziali Usa, le aspettative sull’economia sono diventate meno ottimiste.
Breaking news
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.