Germania, Bundesbank taglia previsioni inflazione
La banca centrale tedesca ha rivisto al ribasso le previsioni sull’inflazione per quest’anno e il successivo. La decisione rende più difficile il compito di Jens Weidmann, che non potrà più opporre resistenza a eventuali nuove misure di stimolo di Draghi che dovrebbe potenziare il Quantitative Easing e impore tassi sui depositi ancora più negativi.
La Bce rivedrà le sue stime alla riunione di politica monetaria di marzo. Complice il crollo delle quotazioni del petrolio, le stime sui prezzi al consumo della Bundesbank per il 2016 sono state ridotte dall’1,1% allo 0,25% e all’1,75% dal 2% nel 2017.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.