Germania, Bundesbank taglia stime inflazione, in rialzo Pil 2017
BERLINO (WSI) – Riviste al ribasso le stime sull’inflazione tedesca da parte della Bundesbank, la banca centrale. Si scende così per quest’anno allo 0,2% dal precedente 0,5% e per il 2016 dall’ 1,8% precedente all’1,1% fino al 2017 dove dal 2,2% si arriverà al 2%.
Vengono poi confermate al rialzo le previsioni sul Prodotto interno lordo che arrivano quest’anno a +1,5% e l’anno prossimo a +1,7%. In rialzo anche la previsione per il 2018 che passa da +1,7% a +1,9%. Sui prezzi al consumo pesa il calo dell’energia e la Bundesbank ritiene, in merito alla finanza pubblica, che anche il prossimo anno il bilancio sarà più o meno in pareggio.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.