Germania, economia molto più equilibrata, politica ininfluente
Secondo Deutsche Asset Management la crescita economica della Germania ultimamente è diventata molto più equilibrata ultimamente, mentre al momento “la politica è sostanzialmente ininfluente”.
“Perché i mercati finanziari sono stati così indifferenti all’impasse politico dei colloqui di coalizione in Germania? Sia lunedì, dopo il fallimento delle trattative per la formazione del nuovo governo, sia nell’ultima settimana, il mercato azionario tedesco è rimasto sostanzialmente piatto. Una ragione è il forte peso degli esportatori tedeschi, non solo nelle società blue-chip Dax, ma anche tra le midcap. Un’altra è che le conseguenze politiche potrebbero non essere così grandi, come abbiamo sottolineato nel nostro CIO Flash del 20 novembre. Una terza ragione, molto indicativa, è rappresentata nella nostra “chart of the week”. La recente crescita del prodotto interno lordo della Germania è quasi in linea con la media storica. Negli ultimi due anni, tuttavia, i principali driver sono cambiati radicalmente. In particolare, sia la crescita dei consumi sia il settore delle costruzioni, da tempo dormiente, hanno registrato una forte accelerazione. Invece, le esportazioni hanno rallentato. Ciò rende la crescita del PIL tedesco molto più equilibrata e, si spera, sostenibile. Per la prima volta in più di 20 anni, l’economia leader in Europa sta iniziando ad andare a massima velocità. Attualmente sembra solida abbastanza da resistere allo strano intoppo politico”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.