Germania: FMI taglia previsioni di crescita per il 2018
Brutte notizie per la Germania. Il Fondo monetario internazionale ha tagliato al 2,2% le previsioni di crescita economica della prima economia dell’area euro per il 2018. A pesare gli effetti del protezionismo e la Brexit che hanno esposto l’economia tedesca a rischi significativi a breve termine.
Da qui il Fondo guidato da Christine Lagarde ha raccomandato un ulteriore aumento degli investimenti pubblici nelle infrastrutture e nell’istruzione, nonché maggiori incentivi per gli investimenti privati al fine di sostenere la crescita della produttività, fino ad aumentare ulteriormente la produzione a lungo termine e ridurre l’ampio avanzo delle partite correnti della Germania.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.