Germania: Ifo stima Pil a -4,2% nel 2020 (-10% nel secondo trimestre)
La Germania si avvia a chiudere un anno, il 2020, in recessione: il Pil tedesco si ridurrà del 4,2% nel 2020. Lo stima l’Ifo che prevede per il 2021 una ripresa e una crescita del Pil pari al 5,8 per cento.
Secondo le stime contenute in un report diffuso oggi “è probabile che il prodotto interno lordo si sia ridotto dell’1,9% nel solo primo trimestre del 2020.
Nel secondo trimestre, crollerà del 9,8% a causa del lockdown” segnando il “calo più netto mai registrato in Germania da quando sono iniziati i conti nazionali trimestrali nel 1970”.
Al suo apice, secondo gli esperti, il tasso di disoccupazione salirà al 5,9% quest’anno.
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Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.
A settembre, la produzione nel settore delle costruzioni nell’area euro è calata dello 0,1% rispetto ad agosto, mentre in Italia è cresciuta del 2,2%. Questi dati, riportati da Eurostat, evidenziano una tendenza negativa per l’area euro, nonostante l’Italia mostri segnali di ripresa.
Avvio positivo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Oggi report salari Bce e stasera trimestrali