Gestori ottimisti sull’S&P 500: raggiunto il picco del rapporto P/E (grafico)
Come grafico della settimana Deutsche Bank Asset Management presenta il rapporto tra prezzo di Borsa e utili stimati. Il rapporto P/E finale di 15 all’inizio del 2008, a posteriori, si è rivelato troppo elevato, secondo gli analisti. “Dopo tutto, i profitti hanno iniziato a crollare solo verso la fine di quell’anno. Per contro, il rapporto P/E di 15 nel 2010 si è rivelato un vero affare, poiché si basava su utili depressi nei 12 mesi precedenti. Quindi, ci sono state ampie possibilità di guadagno sotto la spinta dell’aumento degli utili; fino al 2014, il rapporto P/E è rimasto abbastanza stabile. Da allora, gran parte dei successivi guadagni nell’S&P 500 è dovuto all’espansione dei multipli”.
“La rottura alla fine dell’anno è stata determinata dai tagli delle imposte sulle imprese negli Stati Uniti”, si legge in un report. “Gli investitori hanno prezzato i probabili guadagni sugli utili, anche se è possibile che questi inizino a concretizzarsi nel 2018. Indipendentemente da questo, presumiamo che lo S&P 500 possa già aver superato il picco massimo di P/E nell’attuale ciclo economico. Continuiamo a prevedere una crescita degli utili nel 2018 e ad avere una view costruttiva sulle azioni statunitensi. Tuttavia, preferiamo l’Europa e i mercati emergenti“.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della ComunitĂ europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.